Gli erogatori Mares sono caratterizzati dalla tecnologia VAD, Vortex Assisted Design.
Questo rivoluzionario sistema di erogazione, brevettato, si basa sull’” effetto vortice”. Il flusso d’aria viene indirizzato direttamente nella zona del boccaglio, con un movimento rotatorio, appunto “a vortice”.
In natura, ogni qualvolta si ha un fluido che presenta un movimento “a vortice”, come, per esempio, nel caso di aria, nei tornado o, nel caso di acqua, nei gorghi che a volte si formano nei fiumi, si crea, al centro del fenomeno, una zona di depressione.
La Mares, nei suoi erogatori, utilizza questo stesso fenomeno, indirizzando il flusso d’aria nel secondo stadio, tramite un apposito by-pass, direttamente nella zona del boccaglio, con un moto rotatorio, appunto “a vortice”, che crea, in fase di inspirazione, una depressione all’interno del secondo stadio stesso.
Questa depressione aiuta l’abbassamento della membrana e rende lo sforzo respiratorio molto più basso e, di conseguenza, la respirazione decisamente più confortevole.
Questa geniale soluzione, in confronto con la tecnologia del cosiddetto “effetto Venturi”, sulla quale si basano tutti gli altri erogatori, permette una respirazione migliore in tutte le condizioni di immersione.
Infatti, negli erogatori che sfruttano il cosiddetto “effetto Venturi”, il flusso d’aria viene indirizzato direttamente verso la bocca, generando spesso la sgradevole
sensazione di “aria iniettata”.
Negli erogatori Mares, invece, grazie al sistema VAD, si ha una respirazione più agevole, anche in profondità, ma soprattutto più “piena” e più naturale.
La tecnologia VAD mostra poi una decisa superiorità nell’uso in acque fredde, perché, grazie alla peculiarità del moto vorticoso dell’aria, si ha una minore diminuzione della temperatura all’interno del secondo stadio e, come conseguenza, diminuisce considerevolmente la possibilità di auto-erogazione, che rappresenta uno dei rischi più frequenti in queste condizioni di immersione.
La tecnologia VAD ha equipaggiato, ovviamente, tutti i più famosi modelli Mares, dal MR12 III al Voltrex, fino al famosissimo Abyss, oggi ancora presente nella gamma Mares con la versione Abyss 22 Navy II.
Molti modelli di erogatori con secondi stadi VAD sono stati approvati ed utilizzati da marine e corpi militari, compresa la US Navy, anche per immersioni in acque estremamente fredde.
Il sistema VAD, pur mantenendo inalterata la sua caratteristica esclusiva di funzionamento, ha subito, negli anni, continue migliorie, con lo studio costante dei flussi, sia sulle macchine di prova degli erogatori sia in immersione, che hanno portato al dimensionamento ottimale del condotto by-pass, come, per esempio, nei secondi stadi Ultra e Dual, che hanno il by-pass a “doppia curvatura”, e di tutti i componenti dei secondi stadi, per fornire prestazioni sempre superiori.
Non è un caso, quindi, che l’ultima generazione degli erogatori Mares sia conforme alla stringente norma britannica 8547-2016, alla profondità di 200m.
Scritto da Gianni Garofalo
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