Un messaggio da Sergio Angelini, Direttore Tecnico della Mares...
Abbiamo tutti ricordi speciali di qualche viaggio. Alle volte sono i posti che abbiamo visitato. Altre volte sono le persone che abbiamo incontrato. Voglio raccontarvi di un recente viaggio durante il quale ho conosciuto persone straordinarie. Persone che in gran parte non ho neanche incontrato, o che magari ho incontrato solo al telefono o per mail. Ma ognuna di queste persone ha lasciato il segno.
Forse avete sentito di quello che ha fatto Mares con le maschere da snorkeling. Anche se le circostanze che l’hanno causata sono tragiche, e’ una bella storia. E questo vuol essere un tributo alle persone che hanno reso possibile questa storia. Perché senza l’apporto di queste persone, questa storia non sarebbe mai divenuta realtà.
Il tutto e’ iniziato con me e Valerio Palmieri, imitando quanto fatto da Isinnova, adattando la nostra maschera per l’uso nella battaglia contro l’emergenza covid-19. Non era chiaro cosa stessimo cercando di fare, perché era tutto un po’ improvvisato. Abbiamo progettato gli adattatori, e poi? Non avevamo budget per stampare pezzi in 3D e la nostra stampante certamente non era all’altezza della situazione. Ma poi due telefonate hanno cambiato tutto. Prima Michele Sambo, poi Marco Martelli, della Nuovamacut, i quali ci hanno offerto di fornire pezzi stampati in 3D a titolo gratuito tramite una rete di ditte loro clienti (la Nuovamacut vende stampanti HP, fenomeni di tecnologia che stampano parti di qualità industriale), che volevano fare la loro parte nella lotta contro il virus. Altre ditte si sono aggiunte a questo gruppo quando sono venuti a conoscenza di quello che stavamo facendo. Ditte, anzi, persone, che avevano la possibilità di aiutare ed erano pronti a farlo.
Mares sta ricevendo molta attenzione per quello che abbiamo fatto, ma Valerio ed io staremmo ancora giochicchiando con qualche pezzo stampato in casa se non fosse stato per Michele e Marco e la loro rete di aziende. Marco ormai e’ diventato quasi un fratello, anche se lo devo ancora incontrare di persona. Ha gestito tutta la parte relativa alla produzione delle parti stampate togliendomi un grande peso. Può non sembrare molto, ma per due settimane abbiamo telefonato, scritto mail e whatsapp senza sosta dalle 7 di mattina alle 11 di sera. Il fatto di aver cambiato configurazione e geometria delle uscite 3-4 volte di certo non ha aiutato. Ma lui ha continuato imperterrito e noi abbiamo ricevuto parti come che piovessero dal cielo. Il che può sembrare un eufemismo ma mica tanto.
Voglio elencare le aziende e le persone che hanno contribuito. Vorrei che leggeste i nomi a voce alta, e dopo ogni nome vorrei che diceste GRAZIE a voce alta. Le nostre maschere, grazie agli adattatori forniti da queste persone, hanno aiutato nostri concittadini che ne avevano bisogno. Proprio oggi ho ricevuto un altro dei tanti messaggi: un paziente e’ arrivato in ospedale con saturazione di ossigeno pari a 56%. Dopo due ore con la nostra maschera era di nuovo a 96%. Non serve ulteriore conferma per convincermi che abbiamo agito bene (ovvero, rimuovere 1000 maschere dal nostro magazzino, modificarle leggermente, aggiungere l’adattatore, e spedirle in giro per l’Italia). A oggi abbiamo consegnato circa 900 di queste maschere e oso pensare che siano tutte in uso, aiutando persone a respirare, aiutando persone a battere questo nemico invisibile. Quindi, mi raccomando, leggete a voce alta!
MIRA MECCANICA – Imola (BO) – Max Malavolti
PROTOFLASH – Aversa (CE) – Manlio Mascolo
PARIANI – Samarate (VA) – Simone Pariani
FPZ SPA – Concorezzo (MB) – Andrea Lazari
PIUSI – Suzzara (MN) – Michele Pellizzari
CAMPETELLA – Macerata (MC) – Elia Campetella
EVEREX – Sesto Fiorentino (FI) – Lorenzo Balli
JUNO – Bologna (BO) – Gian Luca Monti
SB3 – Lecco (LC) – Massimiliano Bonfanti
INNOVAMEC – Faenza (RA) – Gabriele Valenti
FERRARI – Maranello (MO) – Giovanni Bulgarelli
MATERIA – Rapallo (GE) – Riccardo Suriano
Quest’ultima, MATERIA, e’ situata a Rapallo. Sono gli unici con i quali abbiamo collaborato direttamente. Ci hanno chiamato per chiedere se potevano aiutare e noi abbiamo detto di si. Con loro abbiamo verificato i primi pezzi prima di far partire i grossi job di Marco e la sua rete. Perché la stampa 3D e’ formidabilmente veloce, ma se di mezzo ci sono gli Appennini, si impiega comunque un giorno per avere i pezzi consegnati (a parte un caso particolare che spiego dopo). Quando Materia aveva i pezzi pronti, dovevo solamente percorrere 1,5 km per ritirare i pezzi. Questo e’ stato molto importante per confermare la bontà del progetto prima di far partire i grandi job, perché ogni job su una stampante HP costa circa €1000 solo di materiale. Le persone e le aziende che ci hanno aiutato hanno contribuito non solo con il loro tempo e il tempo macchina! E parecchie ditte hanno fatto più di un job. Non volevamo sprecare questa generosità.
Tra l’altro, parlando di consegne, voglio ringraziare il corriere Bartolini, il quale, con meno di mezza giornata di preavviso, alle volte meno di due ore, ha fatto ogni presa e ci ha consegnato la merce il giorno dopo senza eccezioni. Questo in un periodo in cui i corrieri dovevano gestire una situazione nazionale abbastanza (a dir poco) caotica. E dal lato Mares, Andrea Oneto, l’interfaccia Mares-Bartolini. Appena prima ho parlato di un caso speciale: Ferrari, che finito il job ha messo lo scatolone di pezzi su di un loro camion e lo ha mandato in Liguria solamente per questa consegna, dopodiché è tornato a Maranello. Pazzesco.
Altre persone che e’ doveroso menzionare. In principio avevo iniziato a modificare le maschere nello sgabuzzino di casa, poiché Mares, come ditta non essenziale, aveva chiuso le porte. Una domenica mattina portai due maschere all’ospedale di Lavagna e mi resi conto che la strap originale di silicone era troppo morbida e non consentiva la giusta tensione per poter compensare la sovrapressione in alcune terapie. Il pomeriggio stesso, Enrico Oneto ha trovato una soluzione utilizzando del nastro che usiamo per alcuni prodotti di subacquea. Contemporaneamente, grazie ad un post di Marco su LinkedIn, cominciavano ad arrivare richieste di informazioni sulle nostre maschere da parte di ospedali. Divenne subito palese che il mio sgabuzzino non ce la poteva fare. Entra in scena Mirco Costa, il nostro VP di tutto quello che fa girare il mondo, che insieme a Daniele Lorenzini, capo del personale, ottiene un permesso per riaprire la Mares allo scopo di fare queste maschere. Con l’aiuto di alcuni colleghi che hanno donato il loro tempo ci siamo messi a lavorare: per ogni maschera dovevamo togliere lo snorkel, sostituirlo con un’adattatore (previamente lavato in un bagno a ultrasuoni), girare la valvola frontale, tagliare le code della strap e sostituirle con il nastro e fibbie. E poi dovevamo consegnare. Gabriele Canella, Giampiero “Poppi” Gastaldi, Oscar Bernardi, Luca Limongi, Marco Lazzari e Mirco Costa si sono occupati di tutto mentre io rispondevo al telefono, mail, whatsapp.
Sono passate appena due settimane dall’inizio di questo viaggio, ma sembrano mesi. E‘ stata una esperienza incredibile, dove la solidarietà tra le persone ha trionfato su tutto. Persone che aiutano senza chiedere nulla in cambio. Grazie Valerio, Michele S., Marco M., Max, Manlio, Simone, Andrea L., Michele P., Elia, Lorenzo, Gian Luca, Massimiliano, Gabriele V., Giovanni, Riccardo, Andrea O. Gabriele C., Poppi, Oscar, Luca, Marco L., Mirco.
Un commento finale: ho agito senza pianificazione e senza budget. Mirco mi ha supportato e spronato. E cosi’ abbiamo prelevato 1000 maschere da magazzino e abbiamo iniziato a spedirle in giro per l’Italia. Il nostro top management, bloccato all’estero a causa dei lock down globali, non aveva idea di quello che stavamo facendo. Ma quando l’hanno saputo ci hanno supportato. Grazie Gerald, grazie Stefan.
E un ultimissimo ma doverosissimo grazie ai dottori, infermieri, operatori di ambulanze, e tutti gli altri che stanno salvando vite umane. Ho incontrato, parlato, whatsappato e scambiato mail con ognuna delle persone coinvolte in questo progetto e sono le persone piu’ altruiste e formidabili al mondo. Aver potuto interagire con loro e’ stata una esperienza unica per me.
Il viaggio non e’ ancora terminato, la via e’ ancora lunga. Ma quanto fatto finora ci ha convinti a passare ad una fase 2, ovvero stampo ad iniezione e produzione industriale. Qui entra in scena Alberto Venerandi della Mold&Molding di Cornaredo (MI), che in meno di due settimane sta per finire lo stampo. Ho appena spedito la richiesta all’INAIL per validazione della maschera per uso come dispositivo di protezione. E stiamo valutando se fare domanda anche all’ISS per uso come dispositivo medico. La ASL di Chiavari ci crede, cosi’ come molti altri enti e ospedali che stanno usando le maschere. E’ una strada completamente nuova per noi, ma una strada che val la pena seguire. E tutto ciò grazie alle persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio. Insieme, spero che avremo contribuito positivamente a battere il virus.
Rapallo, 13 aprile 2020
Ing. Sergio Angelini
Direttore Tecnico
Mares